POLCENIGO Il gruppo"La strada è anche mia" chiede spiegazioni all’assessore Fabrizio Venier |
Pacchetto rotatorie, progetti da rifare |
(F.G.) Cambiano i progetti sulle rotatorie e il gruppo La strada è anche mia chiede chiarimenti. Succede a Polcenigo, dove anche in consiglio comunale l'assessore all'Urbanistica Fabrizio Venier aveva comunicato di non riuscire a realizzare le rotatorie, come inizialmente previste. Il progetto risale all'anno scorso ed è relativo a una revisione complessiva della viabilità del centro pedemontano. Tre le rotatorie previste inizialmente, una in località Gorgazzo, una in località Le Cros a San Giovanni e l'altra all'incrocio di via Pordenone, nei pressi della piazza della frazione. La questione è sorta a seguito dello stralcio della rotatoria inizialmente prevista a Le Cros: un incrocio troppo pericoloso, per il quale nemmeno una rotonda risolverebbe il problema. La Provincia che ha vistato il progetto (via Pordenone è una strada provinciale) ha chiarito che non si può fare, a meno che non venga prevista la chiusura di una delle arterie interessate, con realizzazione di una viabilità alternativa. Cosa non possibile in tempi brevi. Il pacchetto rotonde non poteva partire, così gli uffici comunali, assieme all'assessore, hanno proposto di accogliere i suggerimenti fatti nell'assemblea di Coltura, dove i residenti avevano messo in luce il problema dell'arrivo a Polcenigo dalla frazione. La scelta è andata a questo punto sull'incrocio di San Rocco, nel capoluogo, accontentando qualcuno, ma scontentando altri. «La rotatoria di San Rocco a nostro avviso è uno spreco di risorse - spiega il gruppo polcenighese - sarebbe sufficiente obbligare alla precedenza chi viene dal Longon, per risolvere il problema della visibilità». Per la terza rotatoria il gruppo avrebbe preferito un'altra localizzazione, ma l'incontro con l'assessore, richiesto per avere chiarimenti, è servito comunque a mettere a punto una serie di richieste di segnaletica orizzontale e verticale e di localizzazione di semafori intelligenti, che erano stati sollecitati, sia dalle assemblee pubbliche sia dal gruppo, nato in seno alla Pro loco del centro pedemontano per tutelare gli utenti più deboli della strada.
1 commento:
Mi sento tirato in ballo e seppure in ritardo perchè ho letto il post solo ora, intervengo. E' vero, nell'assemblea di Coltura ho affermato che l'incrocio di San Rocco è pericoloso e lo confermo anche ora. Ci sono degli specchi che si ricoprono di vapore e per immettersi da Coltura bisogna uscire con un pezzo di macchina.
Se il problema si può risolvere come dice il gruppo "la strada è anche mia" ben venga.
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